Desperate Housewives
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I segreti di Wisteria Lane


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Dialoghi Episodio 3 Stagione 1

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1Dialoghi Episodio 3 Stagione 1 Empty Dialoghi Episodio 3 Stagione 1 Gio Mag 27, 2010 2:25 am

alicina

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Admin

Mary Alice: Dopo morta, ho cominciato ad abbandonare le parti di me che non erano più necessarie: i miei desideri, le convinzioni, le ambizioni, i dubbi. Ogni traccia della mia umanità è stata scartata. Avevo scoperto che, vagando per l'eternità, viaggiare leggeri aiuta. Infatti, mi sono aggrappata a una sola cosa: i miei ricordi. Era sorprendente voltarsi a guardare il mondo che avevo lasciato. Ricordavo tutto, ogni singolo dettaglio.
La mia amica Bree Van De Kamp, ad esempio. Ricordavo la rilassata sicurezza del suo sorriso, la delicata eleganza delle sue mani, il raffinato calore della sua voce. Ma quello che meglio ricordavo di Bree era l'ombra di paura nel suo sguardo. Bree aveva cominciato a rendersi conto che il suo mondo si stava sfaldando e, per una donna che odia il disordine, questo era inaccettabile.

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Bree: Rex, Rex. Su, devi alzarti.
Rex: E' presto, è ancora buio.
Bree: Fa presto, se i ragazzi vedono che dormi qui sotto cominceranno a fare domande.
Rex: Che le facciano. Non mi importa più ormai.
Bree: Beh, importa a me. Non voglio che subiscano i nostri problemi. In questo momento, il minimo che possiamo fare è mantenere le apparenze!

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Mary Alice: Si, Bree aveva diverse paure. Ma fra tante cose di certo non temeva.. le sfide.

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Mary Alice: Il giorno a Wisteria Lane era cominciato come tutti gli altri: con una tazza di caffè e il giornale. E mentre Lynette leggeva la pagina economica, e Gabrielle studiava le nuove collezioni, e Bree cercava idee per l'arredo, Susan dava una scorsa alla prima pagina, quando qualcosa ha colpito la sua attenzione...

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Bree: Lynette, queste carte sono appiccicose.
Lynette: Lo so. Preston ha usato il 3 di quadri per prendere la marmellata dal barattolo..

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Susan: Come abbiamo potuto dimenticarcene?
Lynette: Non ce ne siamo dimenticate. Quando la padrona di casa muore, la cena è annullata.
Bree: Lynette!
Lynette: Non sono irriverente, sono soltanto realista.
Gabrielle: Mary Alice era così entuasiasta. Che tristezza.
Susan: Secondo me dovremmo farla comunque.
Bree: Dici? Non sarebbe di cattivo gusto?
Susan: No, è un modo per onorare Mary Alice. Ci teneva tantissimo.
Gabrielle: In effetti ci farebbe bene.
Bree: Ma certo! Perchè ho delle posate nuove che muoio dalla voglia di sfoggiare.
Susan: Lynette?
Lynette: Ci sto.
Bree: Farò lo stinco d'agnello brasato.
Lynette: Ci sto comunque.

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Carlos: Sai qual è il tuo problema? Sei troppo tesa. Dovresti andare in palestra o a fare shopping. Trova un modo per rilassarti.
(Carlos se ne va e Gabrielle telefona a John)
John: Pronto.
Gabrielle: Dove sei?
John: Algebra.
Gabrielle: Sei libero alle 4?
John: Non ne sono sicuro. Ho atletica dopo le lezioni.
Gabrielle: Beh, vieni qui prima che puoi. Mio marito dice che devo rilassarmi...

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Tom: Una cena hai detto?
Lynette: Si, sarà divertente. Cucina Bree, ci saranno tutti.
Tom: Non ho ancora avuto tempo di disfare la valigia, tesoro. Avrei voglia di starmene tranquillo per un paio di giorni.
Lynette: Oh, Tom. Ci saranno alcolici. E antipastini. E gente adulta senza figli. E posate vere, ricordi le posate vere?

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Lynette: Ci tenevo tanto a passare una serata tra amici.
Tom: Lo so cara, mi dispiace. Ma sono.. a pezzi. Ricordi come ci si sente a lavorare 60 ore a settimana?

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Rex: Una cena hai detto? Devo proprio venire?
Bree: Beh, dato che la faremo qui, io direi di si! A proposito, non voglia che tu beva a questa cena.
Rex: Perchè no?
Bree: Perchè, quando bevi, poi straparli. Non devono sapere che vediamo il dottor Goldfine.
Rex: Se tu mettessi lo stesso impegno nel risolvere i nostri problemi, piuttosto che nasconderli...
Bree: Neanche una goccia.
Rex: Sai, tutto questo è ridicolo. E quella balla su di noi che prendiamo lezioni di tennis...
Bree: Beh, le infermiere del tuo studio potrebbero chiedersi dove vai 3 volte a settimana. Il tennis è un alibi plausibile.
Rex: Di queste lezioni di tennis che prendiamo, cosa ne pensi?
Bree: Il mio rovescio sta migliorando molto. Tu hai ancora problemi con il servizio.
Rex: Naturalmente.

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Zach: Forse, quando morirai tu, non metterò un necrologio.
Paul: Quella sarò una tua scelta. Sempre che tu viva più di me...

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Gabrielle: Ciao, come è andata a scuola?
John: Ho preso ottimo all'esame di biologia.
Gabrielle: Beh, vediamo cos'hai imparato..

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Susan: Quando sono a 3 metri da Karl, mi trasformo in un mostro.
Lynette: Non cambierà niente se non risolverai i tuoi problemi con quell'uomo.
Susan: Dici che dovrei perdonarlo? Ho vissuto così a lungo con l'amarezza che senza mi sentirei sola.
Lynette: Tesoro, prenditi un cane.

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Tom: E' una riunione d'affari.
Lynette: Questo è un megaparty.
Tom: Manager aziendale, regionale, capovendite.
Lynette: Margarita, sigaro, sombrero.
Tom: Tesoro, che cosa vuoi che faccia? Che stia rinchiuso in albergo a guardare la tv?
Lynette: No! Ma quando dico "Siamo invitati a una cena" non lamentarti delle tue snervanti 60 ore di lavoro! Mettiti le scarpe da ballo e porta la madre dei tuoi figli a divertirsi un pò.
Tom: Si, in effetti hai ragione. Andiamo alla festa.
Lynette: Non possiamo. Ho disdetto la babysitter.
Tom: La prossima cena la faremo noi.
Lynette: Organizzare una cena? Ah, non ho nemmeno il tempo di lavarmi la faccia!

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Bree: Sedute separate? Non capisco, perchè ci occorrono sedute separate?
Dr. Goldfine: Le sedute separate ci permettono di lavorare sulle problematiche di entrambi i coniugi
Bree: Io non ho particolari problemi. Il mio problema è che mio marito vuole lasciarmi, e come posso lavorarci se lui non è qui?
Rex: Devo parlare di alcune cose col dottor Goldfine e.. tu non puoi esserci.
Bree: Perchè? Sono tua moglie, tu puoi dire tutto davanti a me. Ci occorre solo qualche altra seduta e sono certa che..
Rex: Ti prego Bree, qualche altra seduta non sistemerà niente! E' una brutta situazione.
Dr. Goldfine: Sentite, perchè non facciamo così: Rex, lei prende la prima mezz'ora, Bree, lei può prendere la seconda.
Bree: Bene. Oh, dottore. Se ciò che sta per dirle mio marito ha a che fare con adulterio, prostituzione o pornografia su internet, vorrei che lei assumesse una linea morale severa.

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Lynette: I ragazzi avranno fame verso le 5 e mezzo, perciò metti i bastoncini di pesce nel forno alle 5 in punto..
Tom: Per circa mezz'ora. Tesoro, lo so, è la terza volta che me lo dici.
Lynette: Ma io voglio darti una mano.
Tom: Amore, non mi serve un manuale. Non è un'operazione al cervello, sono soltanto bambini, grazie al cielo!
(Tom se ne va)
Lynette: Preston, puoi venire qui?
Preston: Si.
Lynette: Tesoro, ricordi la regola dei biscotti, vero?
Preston: Non possiamo mangiarli dopo le 5 perchè lo zucchero ci eccita.
Lynette: Si, ma stasera tutto è consentito. Mi raccomando, dividili con i fratelli.
Preston: Grazie mamma.

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Susan: Ho addosso un'asciugamano.
Karl: Siamo stati sposati 14 anni. So cosa c'è lì sotto.

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Karl: Non so cosa dire, Susan. Il cuore vuole quello che vuole.
Susan: Questo che vuol dire?
Karl: Mi sono innamorato, perciò..
Susan: Mentre eri sposato, con un'altra.
Karl: Il cuore vuole quello che vuole.
Susan: Si, beh, il mio cuore vuole farti del male, ma io riesco a controllarmi!

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Susan: Sai che ti dico? Non mi servono le tue scuse, non mi serve niente da te.
Karl: Ti stai umiliando da sola.
Susan: No, sei tu quello che è stato umiliato, Karl. Perchè non te ne rendi conto? Hai piantato la tua famiglia. La gente ti considera un miserabile, non lo pensa di me. Perciò preoccupati per te, io sto bene con me stessa. Posso camminare per la strada tenendo sempre la testa alta!

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(Mary Alice: Giacendo nuda tra i cespugli, Susan pensava di non aver mai vissuto un momento tanto umiliante...)
Mike: Susan.
(Mary Alice: Si sbagliava..)
Mike: Ah, che stai facendo?
Susan: Sono rimasta chiusa fuori. Nuda.
Mike: Ah.
Susan: E poi sono caduta. Come stai?
Mike: Bene, bene. Sono appena tornato, sono stato fuori. Ho ricevuto il messaggio della cena e.. ecco mi piacerebbe venire, se l'invito è ancora valido.
Susan: Affare fatto.
Mike. Va bene. Io.. presumo che ci si vesta casual.
Susan: Si. Casual.

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Susan: Grazie per avermi aiutata ad entrare. Credi che sarà difficile rimettere la zanzariera?
Mike: Beh, dipende. Se vuoi inchiodarla tu, ti conviene metterti i guanti. O i pantaloni.. coi pantaloni è meglio.
Susan: Ok. So che quello che è successo è buffo, in teoria. Ma io non sono pronta a riderci sopra, perciò ti prego niente battute.
(Bree apre la porta di casa)
Bree: Ehi! Dove vi eravate cacciati?
Mike: (verso Bree) Susan aveva problemi nel trovare qualcosa da mettere.. (verso Susan) Ti riferivi a queste battute?
Susan: Più o meno...

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Lynette: Belve scatenate.. Ah, sicuramente troverai un modo per farli dormire. Insomma, santo cielo Tom, sono solo bambini!

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Susan: Ok, devo rompere il ghiaccio. Vedete un consulente, e allora? Ti senti a disagio? E che cosa dovrei dire io? Io sono rimasta chiusa fuori casa completamente nuda. E mi ha beccata Mike.
Gabrielle: Oh mio Dio, quando è successo?
Susan: Oggi, poco prima della cena.
Mike: Che dire? Posto giusto al momento giusto.

Lynette: Io ti supero. Sono stata buttata fuori da Disneyland per atti osceni.
Susan: Cosa? Quando è successo?
Lynette: Tom e io eravamo appena sposati. Ci siamo lasciati andare sulla giostra pazza di Mr. Toad.
Rex: Stai scherzando.
Lynette: No. Siamo stati scortati fuori come due criminali.

Gabrielle: Beh, visto che ci stiamo confessando, Carlos e io abbiamo rotto un materasso ad acqua a Cancun.
Mike: Come avete fatto?
Gabrielle: Aveva la fissa dei tacchi a spillo.
Carlos: Tanto per essere chiari, i tacchi li portava lei.

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Bree: Rex piange dopo aver eiaculato.

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Lynette: Com'è andata la serata?
Tom: Stiamo.. stiamo allevando dei piccoli terroristi. Lo sai questo, vero?
Lynette: Oh, non ti sei divertito?
Tom: Dà un taglio alla sceneggiata, gli hai dato dei biscotti.
Lynette: Oh, chi ha fatto la spia?
Tom: Porter. Già. Allora com'è andata la festa?
Lynette: La festa non saprei, ma abbiamo mangiato bene.
Tom: Oh-oh. Cos'è successo?
Lynette: Non lo so. Rex ha ammesso che lui e Bree vedono un consulente. Lei si è infuriata e lo ha attaccato con una rivelazione che non vorrei ripetere. E alla fine lui se n'è andato via. E' chiaro che ci sono guai in paradiso.
Tom: A dire il vero, non sono sorpreso.
Lynette: Perchè no?
Tom: Non lo so, non ho mai creduto che fossero veramente felici.
Lynette: Noi siamo felici?

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Bree: Allora, dove te ne andrai?
Rex: Penso che andrò al motel.
Bree: L'hotel vicino alla statale ha tariffe migliori, ed è più vicino al tuo lavoro.
Rex: Bene.
Bree: Metto anche il tuo costume da bagno. C'è la piscina lì. So che nuotare ti rilassa.
Rex: Quando i ragazzi chiederanno dove sono, tu che dirai?
Bree: Ahm, che sei andato a giocare a tennis... Era una battuta.
Rex: Già, l'ho capita.
Bree: Ecco. Ovviamente, se hai dimenticato qualcosa, puoi tornare a prenderla.
Rex: Bene, ti chiamerò.
Bree: Rex. Al college, quando ci siamo messi insieme, erano tutti invidiosi di noi. Eravamo la coppia ideale. Tutti sapevano che avremmo avuto una vita meravigliosa. Perchè succede questo?
Rex: Perchè non posso nemmeno farmi la valigia da solo...

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Mary Alice: Si, ricordo il mondo, ogni dettaglio. E quello che meglio ricordo è la paura che avevo, che spreco! Vedete, vivere nella paura è come non vivere affatto. Vorrei tanto poterlo dire alle persone che mi sono lasciata dietro, ma servirebbe a qualcosa? Temo di no. Ora capisco che ci sarà sempre chi affronta le proprie paure, e ci sarà sempre chi.. invece scappa.

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