Desperate Housewives
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I segreti di Wisteria Lane


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Dialoghi Episodio 5 Stagione 1

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1Dialoghi Episodio 5 Stagione 1 Empty Dialoghi Episodio 5 Stagione 1 Gio Mag 27, 2010 2:28 am

alicina

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Admin

Mary Alice: In ogni quartiere c'è una donna come Alberta Frome, e ogni signora Frome ha un gatto. Quando viaggia la signora Frome chiede ad un amico di badare al suo amato felino. Questa volta è stata costretta a chiederlo alla sua vicina, Susan Mayer. La signora Frome nutriva simpatia per Susan, ma a Wisteria Lane era noto che ovunque Susan andasse la sfortuna l'avrebbe seguita. La sfortuna spaziava dal normale, all'insolito, al decisamente bizzarro. Salutando, la signora Frome temeva che la sfortuna di Susan fosse lì per restare. Il suo gatto ne era altrettanto preoccupato. [...] Sebbene Susan non lo sapesse ancora, le cose stavano finalmente cambiando.

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Mary Alice: La notizia che un intruso aveva violato la sicurezza di Wisteria Lane si era diffusa in un lampo. La sera successiva, in una riunione, i residenti esprimevano timori sui pericoli che minacciavano la loro comunità. La signora Ida Greenberg sosteneva che qualcuno la guardasse dalla finestra ogni volta che faceva la doccia; Bob Fisk avvertiva che un'anonima agenzia governativa faceva intercettazioni telefoniche; Helen Vale parlava di una banda di teenager che aveva lanciato uova sulla sua auto. E l'agente Thompson aveva dato consigli sulla sicurezza proponendo un piano d'azione.

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Gabrielle: Non eri seduta accanto a Mike questa sera. Credevo faceste coppia.
Susan: In effetti lo credevo anch'io. Sto ricevendo dei segnali ambigui.
Gabrielle: Chi non mandava segnali ambigui era quel fusto dell'agente Thompson. Ti ha fissata tutta la sera.
Susan: Lo hai notato?
Gabrielle: Fidati cara, quando non fissano me, lo noto.

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Lynette: Visto che parliamo, c'è un'altra gentilezza che vorrei chiederti. I tuoi figli sono andati alla Barcliff Academy, vero?
Bree: Si.
Lynette: Serve una raccomandazione per Porter e Preston. Non riusciamo ad avere un colloquio.
Bree: Oh, vuoi.. che io raccomandi i gemelli..
Lynette: Si, vorremmo che tu dicessi quanto sono educati.
Bree: Ah, allora vuoi che menta.
Lynette: Si. Era sottinteso.
Bree: Beh, io sono molto rispettata alla Barcliff.. Perderò completamente la loro stima.
Lynette: Si, ma quando se ne renderanno conto, ormai li avranno ammessi. Tu non avrai altri figli, che t'importa?
Bree: Beh, speravo un giorno di mandare i miei nipoti alla Barcliff, ma.. suppongo che questo non ti interessi.
Lynette: Veramente no.

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Gabrielle: Paul e Zach litigano di nuovo.
Lynette: E' la seconda volta questa settimana. Non litigavano mai quando Mary Alice era viva.
Susan: E' un vero peccato. Era una famiglia così felice.
Bree: Non sentirli litigare non ne faceva una famiglia felice.

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G: Mamá Solis! C-che ci fa qui?
J: Sono venuta a far visita a mio figlio e a mia nuora. A te cosa sembra?
G: Carlos sa che arrivava?
J: No, a lui piacciono le sorprese. Dai vieni. Gabrielle..
(Gabrielle si avvicina e l'abbraccia)
Juanita: Tra parenti ci si abbraccia sempre. Anche se non ci si ama alla follia.

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Bree: Hai sentito che l'altra sera sono entrati in casa della signora Frome?
Rex: Si. Ho sentito che non hanno preso niente.
Bree: Questo non lo rende meno spaventoso. Poteva essere un maniaco sessuale.
Rex. Ed è finito dalla signora Frome? Doveva essere proprio iellato..
Bree: Rex.. non è questo il punto. E' che non mi sento al sicuro e vorrei che passassi la notte qui.
Rex: Hai un porto d'armi, possiedi quattro pistole. Se entrasse un ladro saresti tu a proteggere me.
Bree: Rex, la verità è che senza i ragazzi mi ritroverò da sola in questa casa per la prima volta dopo 17 anni.
Rex: E' difficile accettarlo, ma la consulenza matrimoniale può non funzionare. Devi abituarti a stare da sola.

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Rex: Oh andiamo, alloggio in un motel, non mangio un pasto decente da settimane.
Bree: Tesoro, la consulenza matrimoniale può non funzionare. Devi abituarti al pessimo cibo.

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Juanita: Allora, dime, no mi avrai fatto fare 3200 chilometri per chiaccherare. Perchè estoy aquí?
Carlos: Lei... non è felice.
Juanita: Ooh..
Carlos: Le ho dato tutto quello che voleva, ma sembra che non faccia alcuna differenza. Sento che si allontana ogni giorno di più. E.. ultimamente ho cominciato a pensare che potrebbe..
Juanita: Credi che te tradisce?
Carlos: Credo di si.
(Carlos piange, Juanita si avvicina e gli dà uno schiaffo)
Juanita: Possiamo parlare de tus problemas, ma non voglio vedere quelle lacrime. Está claro?
Carlos: Si.
Juanita: Hai prove forse?
Carlos: No, è.. è solo una sensazione.
Juanita: La stessa che avevo con tuo padre e quella camarera puta. E non mi sbagliavo. Fidati de tu istinto.
Carlos: E allora che devo fare?
Juanita: Tu non fare niente, me ne occupo yo.
Carlos: Grazie Mamá.
Juanita: E scusami per lo schiaffo, ma noi siamo gente forte e non piangiamo mai por nuestros problemas. Troviamo il modo de risolverli..

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Porter: Mamma sono stanco.
Preston: Per quanto tempo dobbiamo scavare?
Lynette: Hey, vedo le teste. La piscina dev'essere profonda.

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Mr. Lance: I suoi ragazzi sono sempre così... docili?
Lynette: Sono sempre un pò timidi all'inizio. Guardi che concentrazione, Porter adora i puzzle.
Mr. Lance: Hmm.

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Gabrielle: Mamá, torno subito. Vado a fare la spesa.
Juanita: Gabrielle, vengo con te. Voglio preparare dei tamales per Carlos.
Gabrielle: No, no, Juanita, non vado al supermercato. Vado in un negozio di intimo.
Juanita: Bene, mi servono dei reggiseni.
Gabrielle: No, ci metterò parecchio. E forse faccio la pulizia del viso.
Juanita: Anch'io ho un viso.

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Juanita: Fai molto shopping, verdad?
Gabrielle: Si, allora?
Juanita: Le donne che fanno molto shopping non hanno nient'altro de meglio da fare.
Gabrielle: Cosa vuole dire?
Juanita: Beh, se aveste figli...
Gabrielle: Ricominciamo..
Juanita: Voglio dire che i figli te danno uno scopo en la vida. Sei così occupata a badare a loro che non ti chiedi se sei felice, non ne hai il tiempo.
Gabrielle: Sa, Juanita, questo è tipico di lei: la invito a fare shopping e lei trova sempre il modo di deprimermi.
Juanita: No me hai invitata tu, me sono invitata sola. Continui a guardare l'orologio, hai per caso un appuntamento?
Gabrielle: No. Non sono una di quelle donne con un vuoto nel cuore che dev'essere riempito da un bambino. Mi piace un sacco la mia vita. Mi sento appagata!
Juanita: Perdonate mia nuora. Se siente appagata..

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Lynette: Ti ha mandato via così?
Susan: Gli ho detto che un uomo mi aveva invitata. Era il momento di mostrare un pò di gelosia, ma niente.
Lynette: Hai battuto le ciglia? Non funziona se non batti le ciglia.
Susan: Ho battuto tutto quello che non era inchiodato. Te l'ho detto, niente.

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Susan: Come mai c'è quella buca?
Lynette: Uhm, talpe..

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Susan: Sono fatta così, un ragazzo mi sorride tre volte ed io faccio subito la lista di nozze. Sono un disastro.

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Gabrielle: Non essere arrabbiato.
John: Ti ho aspettato al motel per tre ore. E la stanza mi è costata almeno un mese di risparmi.
Gabrielle: Non è colpa mia, Juanita non mi toglie gli occhi di dosso da quando è arrivata.
John: Davvero? Adesso non la vedo.
Gabrielle: Sta guardando la sua soap opera messicana. C'è la figlia vergine del ribelle che sta per essere sedotta dal bandito evaso. Finchè lui non ci riesce, Juanita non si accorgerà della mia assenza. Andiamo, ho detto che mi dispiace.
John: Per tua informazione ho detto no a un sacco di ragazze.
Gabrielle: (ride) Non dirai sul serio!
John: Beh, sai comincio a pensare che dovrei stare con una della mia età.
Gabrielle: Credevo che le teenager ti annoiassero, John. Credevo che avessimo un rapporto speciale.
John: Anch'io.
Gabrielle: E allora perchè vuoi tornare a qualcosa che non ti interessa?
John: Non lo so.
Gabrielle: Forse sei stanco di me.
John: No, io voglio stare con te.
Gabrielle: E allora perchè discutiamo?
Juanita (da dentro casa): Gabrielle!
Gabrielle: Dannazione! La vergine l'ha già data via?

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Tom: Prendiamo in considerazione l'istruzione a domicilio.
Lynette: Non volevi dire quello che hai detto.
Tom: Te-tesoro, ha i suoi vantaggi. I ragazzi istruiti così hanno più successo da adulti.
Lynette: Non arriveranno all'età adulta se dovrò stare con loro sempre.

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Zach: Io so perchè mia madre si è uccisa.
Bree: Davvero?
Zach: Per una cosa che ho fatto. Una cosa brutta.

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Lynette: Hai sparato quella frase sul fare sacrifici poco fa, e mi sono resa conto che io ne ho fatti di sacrifici negli ultimi 6 anni; ho rinunciato alla mia carriera. Se bisogna fare un altro sacrificio, tocca a te andare sulla giostra.
Tom: Ly-Lynette.
Lynette: Se io tornassi al lavoro, tu potresti stare a casa a badare ai bambini.
Tom: Non potrei stare con loro tutto il giorno, diventerei matto.
Lynette: Ah-ah.

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Susan: Mi scusi. Mi sono persa.
Prostituta: Non avevo dubbi, questo è il mio angolo.
Susan: Oh, si, si, ed è anche un angolo.. carino. Mi dispiace disturbarla mentre.. lavora, vorrei che mi indicasse in quale direzione c'è un telefono pubblico. Oh, e se avesse anche da cambiare 5 dollari con monete da 25 centesimi..
Prostituta: Se mi pagassero in monetine, dovrei cambiare mestiere...

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Uomo (da una macchina): Ehi, bella!
Susan: Grazie, no, sono in pausa..

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Mike: Tutto bene?
Susan: Si.
Mike: Quanto vuoi per farmi vedere il paradiso?

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Juanita: Ho sposato Diego Solis quando avevo solo 16 anni. Qualche mese dopo le nozze, cominciò a picchiarmi; ero così giovane e stupida che non sapevo che fare.
Gabrielle: Juanita, non lo sapevo.
Juanita: Ero arrivata al punto di chiedere al Señor de farmi morire. Ma Diós, nella sua infinita saggezza, me diede una ragione per vivere.
Gabrielle: Carlos.
Juanita: Ah, era un bellissimo bambino. Ma mio marito no era un buen padre; non lo teneva in braccio, gli gridava senza avere nessuna ragione. Una sera, quando Carlos aveva 4 ani, Diego Solis venne a casa, ubriaco, e picchiò il mio Carlos. Qualcosa dentro di me scattò. In quel momento sono riuscita a trovare in me la forza, così mi assicurai che Diego Solis non facesse del male a mio figlio o a me mai più.
Gabrielle: C-cosa ha fatto?
Juanita: Beh, se preghi abbastanza, Diós ti da gli strumenti por tu salvezza.
Gabrielle: Carlos mi ha detto che suo padre fuggì con una cameriera ad El Paso.
Juanita: Mm-hmm, gli è stato detto questo. Le madri sanno che devono proteggere i propri figli. Ma tra noi c'è chi prende il compito più seriamente.
Gabrielle: Beh, non so perchè mi stia dicendo questo.
Juanita: Io credo de si.

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Mike: Okay, so che sei arrabbiata con me. Avrei dovuto impedirti di uscire con quel tipo. Mi dispiace.
Susan: Non sono arrabbiata con te. Cioè, non solo con te. Ce l'ho soprattutto con me stessa.
Mike: Okay.
Susan: Sono arrabbiata perchè mi piaci tanto ma in realtà non ti conosco abbastanza.
Mike: Ah, e che cosa vuoi sapere?
Susan: Qual è il tuo cibo preferito?
Mike: Messicano.
Susan: Lo sport preferito?
Mike: Football.
Susan: Band preferita?
Mike: Elvis Costello.
Susan: E' un cantante non è una band.
Mike: E' un cantante con una band.
Susan: Cosa pensi di me?
(Mike la bacia)
Susan: Scusa, potresti ripetere?

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Mary Alice: Le persone sono sempre sul "chi vive" per paura degli estranei. E cercano di impedire intrusioni dall'esterno. Ma ci sarà sempre chi entrerà nella nostra vita con la forza, proprio come ci saranno quelli che inviteremo ad entrare. Ma le persone più inquietanti sono quelle che rimangono all'esterno e guardano dentro, quelle che non conosciamo mai fino in fondo.

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